Caldaie a gas

È vero che sostituendo la vecchia caldaia a gas con una nuova a condensazione si risparmia più del 40%?

Assolutamente no! Le nuove caldaie a condensazione hanno un rendimento più alto rispetto alle convenzionali perché sfruttando la temperatura dell’acqua di ritorno del circuito riscaldamento rubano calore ai fumi di scarico, altrimenti disperso. I fumi vengono così raffreddati generando una reazione fisica, la condensa, da qui prende il nome la caldaia a condensazione. Nonostante il rendimento di questi nuovi generatori sia molto alto rispetto ai tradizionali, se l’impianto di riscaldamento è a radiatori, la temperatura di ritorno è comunque alta e poco sarà il calore recuperato dai fumi per cui il consumo della caldaia a condensazione sarà inferiore ma il risparmio si attesterà circa al 20%. Se invece l’impianto di riscaldamento è in bassa temperatura (es. imp. a pavimento), la temperatura di ritorno sarà molto bassa e dunque si riuscirà a recuperare molto dai fumi arrivando ad un risparmio di circa il 25/30% massimo.

Quando la nuova caldaia a condensazione garantisce un risparmio superiore al 30%?

Sostituendo la vecchia caldaia a fiamma pilota, la quale solo per alimentare la fiammella consuma circa 280 M3 di gas/anno (230€/anno). Installando la nuova caldaia a condensazione si può risparmiare dal 20% al 30% inoltre i 230€/anno, in quanto i nuovi generatori godono di accensione elettronica della fiamma solo quando c’è la richiesta.

Esistono caldaie a condensazione che consumano meno di altre?

Assolutamente no, ci possono essere dei piccoli scostamenti di rendimento ma impercettibili a livello di risparmio per l’utilizzatore. La massima efficienza si ottiene scegliendo accuratamente le caratteristiche della nuova caldaia in base all’impianto dove andrà collegata

Che potenza avrà la nuova caldaia?

L’errore più comune è il dimensionamento del nuovo generatore basandosi sui dati tecnici del vecchio. Non è detto che la caldaia da sostituire abbia la giusta potenza, molto spesso è sovra dimensionata e nel corso degli anni gli edifici possono essere stati interessati da interventi di riqualificazione energetica (cappotto, sost. serramenti, ecc..). Prima di proporre la nuova caldaia è necessario dimensionarla calcolando le dispersioni termiche dell’edificio in oggetto da riscaldare.

Caldaia istantanea o con accumulo?

La caldaia istantanea è di facile proposizione in quanto la più economica ma non sempre è adatta al fabbisogno del cliente. Per scegliere la tipologia di generatore bisogna conoscere le abitudini dell’utilizzatore ma soprattutto le caratteristiche dell’impianto di distribuzione della linea idrica sanitaria. Esistono caldaie con mini e medi accumuli per tutte le esigenze.

Caldaia a camera aperta o stagna?

Dal 26 settembre 2015 tutti i produttori di caldaie europei non possono più immettere nel mercato caldaie a camera stagna tranne quelle a condensazione. Le caldaie a camera aperta sono ancora in produzione ma solo per installazioni in presenza di canne fumarie collettive ramificate, ossia nei soli condomini ove presente questa tipologia di camino comune.

Risparmio sostituendo la vecchia caldaia con una pompa di calore?

Dipende da molti fattori, la classificazione energetica dell’edificio, la tipologia di impianto di riscaldamento, la presenza di un impianto fotovoltaico, la zona climatica. Sono situazioni da valutare singolarmente e accuratamente, la pompa di calore performa meglio se abbinata ad un impianto a bassa temperatura. Per casi e situazioni diverse si possono valutare sistemi ibridi, ossia pompa di calore più caldaia a condensazione entrambi gestiti da una centralina che calcola in ogni istante la convenienza di attivare uno, l’altro o entrambi i generatori.